Sabato 15 febbraio, terza partita del girone di ritorno per i ragazzi dell’U17 (‘97) impegnati in casa contro l’OSAL Novate, squadra che occupa il primo posto in classifica a punteggio pieno; si preannunciava quindi una partita difficile per il livello degli avversari e, purtroppo, l’incontro si è rivelato una vera “sconfitta” sia nel risultato ( 76 a 35) sia, soprattutto, nella prestazione complessiva ( poco gioco di squadra, tanta imprecisione realizzativa e scarsa tenuta mentale) Le prime azioni sono risultate subito poco fluide, la tensione alimentata dal timore reverziale verso avversari ha giocato a nostro sfavore: il risultato segna subito un preoccupante 8 a 0 nei primi cinque lunghissimi minuti, senza che un solo nostro tiro andasse a buon fine. Dopo gli svariati cambi di quintetti, senza che accadasse qualcosa di davvero interessante, iI ragazzi hanno reagito e hanno iniziato a segnare, limitando il differenziale della prima frazione a 9 lunghezze ( 17 a 8). La cronaca resto della partita non aggiunge molto a quanto visto nel primo quarto: gli avversari hanno progressivamente ampliato il divario, a causa della scarsa produttività del nostro attacco e della latitanza in difesa; i padroni di casa hanno vinto tutti i quarti con scarti importanti senza troppa fatica. Il risultato finale (76 a 35) appesantisce in modo eccessivo l’oggettiva differenza tra le due squadre (il distacco dell’andata è stato di 15 punti), ma il rammarico più grande è di aver visto in campo solo la pallida copia della squadra che conosciamo che , con tutti i difetti e le lacune conosciute, ha sempre dimostrato una mentalità combattiva e una costante ricerca del gioco di squadra, ingredienti entrambi mancati in questa partita.
In conclusione, proviamo ad imparare qualcosa da questa brutta prestazione affinché, come per tutte sconfitte sportive e non, non rimanga solo la sensazione di fallimento ma che incentivi la voglia di reagire e migliorare. E’ stata una giornata storta dove sono mancati tutti gli elementi del vostro “urlo” di saluto: proviamo a recuperare almeno i primi tre per la prossima partita (cervello, cuore e “determinazione”) , visto che sull’ultimo non possiamo farci molto (“fortuna”)! Forza ragazzi!