U17 (’97): vs Lissone Mission Impossible

Sabato 12 gennaio – La ripresa, dopo la sospensione natalizia, ha visto i i ragazzi dell’U17 A (‘97) impegnati in casa contro la Pallacanestro Lissone, squadra che ha mancato di un soffio l’accesso al girone di Eccelenza e che occupa primo posto in classifica a punteggio pieno. Si preannunciava quindi una partita da vera ”mission impossible”, ma la squadra è scesa in campo concentrata e con la voglia di giocarsela fino in fondo, al meglio delle proprie capacità. Le prime azioni sono risultate poco fluide, la tensione e, forse, un certo timore reverziale verso avversari hanno giocato a nostro sfavore: ancora tante palle perse e qualche tiro sbagliato di troppo. I ragazzi non si sono però persi d’animo e, con tenacia, hanno progressivamente cercato di costruire gioco, di applicare gli schemi provati in allenamento e di prendersi i tiri “giusti” senza paura sbagliare: molti non sono andati a segno ma la mentalità mostrata in campo è sicuramente quella giusta.

In difesa, sottolineamo l’energia ed impegno spesi da parte di tutti i giocatori che, a tratti, sono riusciti ad arginare l’impetuoso gioco del Lissone, costringendoli a commettere qualche errore. In attacco, ci sono state alcune azioni ben costruite; discreta la disposizione in campo e buoni assists hanno smarcato il giocatore per il tiro (solitamente realizzato): in poche parole gioco di squadra.

La pura cronaca della partita non aggiunge molto: i primi due quarti hanno visto distacchi relativamente contenuti (-13 al primo e -26 al secondo), alla ripresa gli avversari hanno progressivamente ampliato il divario, soprattutto a causa della scarsa produttività del nostro attacco. Il risultato finale (32 a 90) testimonia la differenza tra le due squadre, ma la prestazione dei nostri ragazzi ha dato segni positivi sia dal punto di vista mentale che di gioco: si deve continuare con rinnovato impegno sul miglioramento dei fondamentali e sul consolidamento degli schemi di attacco e di difesa. La percentuale di realizzazione resta il nostro principale problema: ai nostri validissimi coach il compito di trovare la “ricetta” giusta!