“È bello tornare dopo 20 anni, ritrovare le stesse persone, e vedere cosa succede. Sono carico, ma soprattutto emozionato”.
Abbiamo conosciuto Lazar Veselinovic a inizio anni 90. La prima volta che lo incontrammo, fu al campetto dell’Oratorio. Tirò dalla sua area verso il canestro opposto. Canestro, manco a dirlo.
Era appena arrivato in Italia, dalla sua Serbia, in un’epoca non facile.
Ci affascinò la sua tecnica, ci colpì il suo temperamento, ci conquistò la sua dedizione al lavoro in palestra. Eredità del suo “passaporto”.
Giocò per noi per qualche stagione, ma negli anni successivi non ci siamo persi di vista.
Ora torna a difendere i nostri colori, seppur in una veste diversa: quella del coach, alla guida – insieme ad Eleonora Marchetti e Fabrizio Giussani – delle annate 2002, 2003 e 2004.
Trasmetterà ai nostri ragazzi la durezza mentale e la cura dei dettagli tipici della scuola slava.
Bentornato, Lazar!